Matematico greco. Dedicatosi in un primo tempo al commercio, decise, secondo
quanto riferisce Aristotele, di studiare la matematica dopo essere stato
depredato di tutti i suoi averi. Trasferitosi ad Atene, vi acquistò
presto grande fama, fino ad essere considerato il fondatore della scuola
geometrica ateniese. I suoi studi riguardarono problemi fondamentali nella
geometria greca: la quadratura dei cerchi e la duplicazione del cubo. Gli si
deve probabilmente un testo di sistemazione degli studi di geometria, gli
Elementi, andato perduto. Quest'opera rappresentava il più
importante precedente degli
Elementi di Euclide ed in essa pare fossero
contenuti studi sulla riduzione di un teorema ad altri più semplici ed il
metodo di dimostrazione per assurdo (V sec. a.C.).